si, abbiamo fatto un salto a roma. si può dire, toccata e fuga all'auditorium della musica alla ricerca di walter bonatti. infatti, nascosta negli "scantinati" della struttura, ornata a festa per l'ultima serata del festival del cinema, vi erano una serie di magnifiche stampe scattate su pellicola dal celebre alpinista, le quali sono state appese alle pareti con molta poca grazia.
la mostra in sè è per nulla pubblicizzata, io l'ho scoperto per caso qualche mese fa, ed ho messo in agenda l'evento. una volta arrivati là, sarà stata colpa del festival dominante, le indicazioni erano scarse. ma la cosa più fastidiosa è la disposizione delle opere. non seguivano una consecuzione temporale, nè tantomeno geografica. alcune didascalie, poste lontano l'una dall'altra, si ripetevano e magari la cosa non sarebbe saltata all'occhio se fossero state consecutive. organizzazione pessima, ma immagini bellissime. la storia di quell'uomo è infiinita ed interessante in ogni dettaglio anche per chi, come me, non è un'appassionata della scalata.
la mostra in sè è per nulla pubblicizzata, io l'ho scoperto per caso qualche mese fa, ed ho messo in agenda l'evento. una volta arrivati là, sarà stata colpa del festival dominante, le indicazioni erano scarse. ma la cosa più fastidiosa è la disposizione delle opere. non seguivano una consecuzione temporale, nè tantomeno geografica. alcune didascalie, poste lontano l'una dall'altra, si ripetevano e magari la cosa non sarebbe saltata all'occhio se fossero state consecutive. organizzazione pessima, ma immagini bellissime. la storia di quell'uomo è infiinita ed interessante in ogni dettaglio anche per chi, come me, non è un'appassionata della scalata.