In fondo questi post rischiano di essere tutti uguali.
Si rientra dalla vacanze, dalle ferie, dal viaggio, ognuno da ciò che è insomma, e ci si ritrova a dover affrontare le solite cose che poi ci condurranno, piacevolmente, alla fine dell'anno: si rientra a lavoro, si accorciano le giornate, cambierà l'ora, dovremo pensare ai regali, al Natale, alla dieta, al Capodanno...
Siamo un pò ripetitivi, ma ci piacciono, in fondo, queste poche certezze, più o meno magre, ma di certo nessuno le leverà mai da lì, a meno che non saremmo noi a farlo.
E quindi, eccomi qua, rientrata da un viaggio. Bolivia e Cile, due mete distanti, veramente molto. Un viaggio strano, nel quale la mia persona forse non si è proprio espressa pienamente. Avevo con me il solito diario di bordo, ma non l'ho nemmeno aperto, non conosco nemmeno il verso di quel quadernino.. niente riflessione, zero contemplazione, solo un'infinità di paesaggi, di villaggi, di animali, di cielo. Da una parte sono soddisfatta, dall'altra mi sento menomata, ma credo di non potermi dire insoddisfatta.
Dovrò tornare, piano piano, a fare le foto a modo mio: dettagli, temi, progetti, bianco e nero, pellicola, camera oscura. Per più di venti giorno ho abbandonato tutto, un pò anche me stessa, perché mi sono lasciata trasportare, non essendo esperta di questi viaggi ho lasciato che gli altri parlassero per me..
Riprendo il silenzio.
Domani rientro in ufficio.
Tristezza.
Si rientra dalla vacanze, dalle ferie, dal viaggio, ognuno da ciò che è insomma, e ci si ritrova a dover affrontare le solite cose che poi ci condurranno, piacevolmente, alla fine dell'anno: si rientra a lavoro, si accorciano le giornate, cambierà l'ora, dovremo pensare ai regali, al Natale, alla dieta, al Capodanno...
Siamo un pò ripetitivi, ma ci piacciono, in fondo, queste poche certezze, più o meno magre, ma di certo nessuno le leverà mai da lì, a meno che non saremmo noi a farlo.
E quindi, eccomi qua, rientrata da un viaggio. Bolivia e Cile, due mete distanti, veramente molto. Un viaggio strano, nel quale la mia persona forse non si è proprio espressa pienamente. Avevo con me il solito diario di bordo, ma non l'ho nemmeno aperto, non conosco nemmeno il verso di quel quadernino.. niente riflessione, zero contemplazione, solo un'infinità di paesaggi, di villaggi, di animali, di cielo. Da una parte sono soddisfatta, dall'altra mi sento menomata, ma credo di non potermi dire insoddisfatta.
Dovrò tornare, piano piano, a fare le foto a modo mio: dettagli, temi, progetti, bianco e nero, pellicola, camera oscura. Per più di venti giorno ho abbandonato tutto, un pò anche me stessa, perché mi sono lasciata trasportare, non essendo esperta di questi viaggi ho lasciato che gli altri parlassero per me..
Riprendo il silenzio.
Domani rientro in ufficio.
Tristezza.