il titolo di questo lavoro non è sintetico, perchè questo lavoro non è sintetico. non può nemmeno finire qui, proseguirà. in altre forme, forse. quello che vorrei fosse il centro del pensiero su cui soffermarsi è semplicemente il senso di sconfroto di un uomo, la cui vita è stata presa ed imperniata su certi illusioni, certi ritmi, certe manie e che poi si è sentito tradito da un disegno di sviluppo malato e disumano.
innaturale, proprio come queste strutture abbandonate.
quel disegno ha lasciato cadavei e rottami sul suo sentiero: le rovine industriali abbandonate sono un esempio tangibile, ma lo è anche l'inquinamento o lo svuotamento di interi centro urbani.
per me l'uomo che attraversa gli ambienti in cui ha lavorato e in parte vissuto, indossando una tuta bianca, priva di segno, non identificabile, per poi chinarsi all'imponenza e all'impotenza, è il racconto di un territorio. quello ternano.
"eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione".
K. MARX
innaturale, proprio come queste strutture abbandonate.
quel disegno ha lasciato cadavei e rottami sul suo sentiero: le rovine industriali abbandonate sono un esempio tangibile, ma lo è anche l'inquinamento o lo svuotamento di interi centro urbani.
per me l'uomo che attraversa gli ambienti in cui ha lavorato e in parte vissuto, indossando una tuta bianca, priva di segno, non identificabile, per poi chinarsi all'imponenza e all'impotenza, è il racconto di un territorio. quello ternano.
"eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione".
K. MARX